Il quinto chakra si trova all’altezza della gola, e per questo motivo è chiamato anche chakra della gola.
Il suo nome in sanscrito è Vishuddha, che significa: “puro”.
Esso rappresenta la nostra capacità di comunicare ed esprimere la nostra verità, dove la parola comunicazione va intesa non solo come “espressione di sé”, ma anche come capacità di ascoltare.
Il suo ruolo principale è quello di guidarci nell’ascolto interno ed esterno, e nella capacità di comunicare ed esprimere con accuratezza ciò che sentiamo, anche attraverso la creatività, intesa come capacità di affrontare la vita in modo differente, essendo aperti ad infinite possibilità e prospettive.
Il suo colore è l’azzurro, che trasmette un senso di tranquillità, calma e serenità.
Vishuddha è associato alla tiroide, ed è responsabile della salute e dell’attività di gola, collo, bocca, denti, mandibola, udito, esofago, parte alta dei polmoni, braccia.
La sua energia è associata all’elemento etere, ed è il primo dei chakra considerati “superiori”, quelli più legati all’aspetto mentale e spirituale.
Lavorare con il quinto chakra significa prestare attenzione al modo in cui comunichiamo e ci esprimiamo, partendo dall’ascolto di noi stessi attraverso il silenzio, passando all’ascolto degli altri ed infine arrivando all’espressione di ciò che siamo e sentiamo, riscoprendo la nostra voce per comunicare in modo consapevole, accurato, preciso e creativo, nonché ascoltando e accogliendo la verità degli altri.
Da un punto di vista evolutivo Vishuddha si sviluppa tra i 7 ed i 12 anni, attraverso la necessità di essere ascoltati e di ascoltarsi, nonché di trovare la propria voce ed espressione, attraverso l’acquisizione e lo sviluppo di capacità comunicative, anche creative, come la scrittura, il canto o la musica.
Cosa porta un disequilibrio?
Ancora una volta, i motivi che portano a disequilibrare un chakra vanno cercati nell’infanzia.
Quando un bambino viene criticato eccessivamente, con un conseguente blocco della creatività, oppure non gli viene mai data la possibilità di rispondere e di esprimersi, l’energia del quinto chakra ne risente.
Inoltre, quando si è di fronte a segreti da mantenere, con conseguenti bugie da sostenere, ecco che la comunicazione viene compromessa, così come l’energia di Vishuddha.
La paura, il senso di colpa e la vergogna che derivano da situazioni in cui un bambino viene sgridato o non gli viene data la possibilità di rispondere e spiegarsi, ritrovandosi in una situazione di urla intorno e impotenza propria, sono alla base dei disequilibri di questo centro energetico.
Quinto chakra in disequilibrio
(Si può manifestare per difetto o per eccesso)
Da un punto di vista fisico un quinto chakra in disequilibrio può manifestarsi con problemi alla gola, alle orecchie, al collo ed alla voce.
Una persona che ha un quinto chakra carente avrà in genere una voce sottile, debole e stentata, e tenderà ad essere una persona piuttosto silenziosa.
Questa carenza si potrebbe manifestare inoltre con eccessiva timidezza e difficoltà ad esprimere le proprie idee, per paura di venire umiliati o ridicolizzati.
A volte questa carenza è solo un problema di comunicazione esterna, altre volte invece può essere anche di comunicazione interna, dove si può creare una sorta di separazione e disconnessione tra corpo e mente.
Non a caso, quando abbiamo difficoltà ad esprimere ciò che abbiamo dentro, proviamo un “nodo alla gola”.
Quando, al contrario, l’energia di questo chakra è in eccesso, non riusciamo a controllare le nostre parole, parliamo troppo e a vanvera, senza analizzare il senso di quello che diciamo.
Il parlare viene utilizzato come un mezzo per scaricare lo stress e come metodo di difesa per mantenere il controllo delle situazioni.
Una persona con un quinto chakra in eccesso potrebbe inoltre essere incapace di ascoltare, interrompendo in continuazione chi sta parlando per intervenire ed avere una voce dominante e acuta.
Quinto chakra in equilibrio
La voce è un valido indicatore dello stato di salute di questo chakra.
Infatti, una persona con una quinto chakra equilibrato, avrà una voce squillante e piacevole, dal ritmo naturale e parlerà con la giusta tonalità e volume.
Inoltre avrà delle buone capacità comunicative, non solo nell’esprimersi ma anche nell’ascoltare.
In genere una persona con il quinto chakra in equilibrio sa comunicare le proprie esperienze e verità in modo chiaro e accurato, e sa accogliere e riconoscere le verità altrui. Manifesta anche un buon senso del ritmo e del tempismo, e questa armonia gli consente di immergersi nelle profondità del mondo dei suoni, composto dalle parole e dalla musica
Suggerimenti per riequilibrare il Quinto chakra
Si possono utilizzare delle affermazioni per sintonizzare una frequenza equilibrata del quinto chakra, ripetendole durante la giornata o mettendo dei post-it sullo specchio del bagno o sul frigo per poterli leggere nell’arco della giornata, tra cui:
io ascolto e dico la verità
mi esprimo con chiaro intento
la creatività scorre in me e attraverso me
la mia voce e necessaria
io scelgo pensieri positivi e di luce
mi esprimo con sincerità e chiarezza
Tra le attività che possiamo svolgere nella nostra quotidianità, ci sono: contemplare il cielo azzurro, stare sulle rive di un lago o del mare.
Inoltre, si può utilizzare il colore azzurro nell’abbigliamento e nell’arredamento di casa, come ad esempio: utilizzando asciugamani azzurri in bagno. Altre attività per lavorare sull’aspetto comunicativo di questo chakra sono imparare nuove lingue o seguire corsi di canto, dizione, retorica.
In più, si possono sviluppare anche le capacità espressive in forma scritta, attraverso un diario, dove scrivere i nostri pensieri, emozioni, scoperte, etc.
Sguardo d’insieme sul quarto chakra
Significato del nome: dal sanscrito vishuddihi – purificare
Zona corrispondente: gola, cervicale, zona della laringe
Parti del corpo: gola, collo, bocca, denti, mandibola, udito, esofago, parte alta dei polmoni, cervicale
Ghiandola corrispondente: tiroide, paratiroide
Colore: azzurro
Mantra: Ham
Elemento: etere
Funzione: comunicazione, creatività
Bloccato dalla: bugia
Diritti fondamentali: dire e ascoltare la verità
Cristalli: acquamarina, lapislazzuli, turchese, sodalite, celestite
Animali simbolici: elefante bianco
Aspetti interiori positivi: sicurezza nel parlare e nel tono di voce, capacità di comunicare liberamente ed armoniosamente, capacità di concentrazione ed apprendimento
Aspetti interiori negativi: intolleranza, sete di gloria e potere, accentuazione pensiero razionale
Disturbi fisici: mal di gola, malattie ai denti ed alle gengive, problemi alla zona cervicale, problemi alla tiroide, disturbi dell’udito
Disturbi psichici: timidezza, inibizione, incapacità di esprimersi, balbuzie, paura dell’isolamento
Affermazione: Io comunico, mi esprimo liberamente
Mudra
Mudra è un termine sanscrito che significa sigillo, segno o gesto. Nello yoga, i mudra sono gesti simbolici spesso praticati con le mani e le dita che facilitano il flusso di energia attraverso il corpo, aiutando e favorendo così le nostre pratiche meditative.
Le nostre energie si muovono dentro di noi attraverso dei canali energetici chiamati nadi, che terminano delle dita. Oltre a risvegliare alcune aree del nostro corpo, quindi, i mudra hanno lo scopo di incanalare questa nostra energia perché non si disperda verso l’esterno.
Inoltre, la loro pratica è capace di metterci in contatto con l’energia dell’Universo.
Durante la pratica dei mudra, ogni dito è connesso a un preciso elemento e modificando la posizione delle dita possiamo modificare l’energia dentro di noi, andando ad agire anche sulle qualità dell’elemento corrispondente.
Ma quali elementi rappresentano le dita? Eccoli qua, nell’ordine:
pollice – rappresenta il sole, il fuoco e l’energia
indice – rappresenta l’aria e l’energia in movimento
medio – rappresenta l’espansione
anulare – rappresenta la terra, le radici e la stabilità
mignolo – rappresenta l’acqua, i liquidi e la mutazione
AKASHI MUDRA
Si può utilizzare il mudra dell’elemento etere (Akashi Mudra), che è molto utile per stimolare l’attività del cervello, calmare le emozioni e creare equilibrio interiore.
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